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giovedì 9 febbraio 2017

GrRrls don't cry

A seconda della fonte, e a seconda di chi considera il singolo o l'intero album, possiamo dire, senza scontentare nessuno, che tra il 1979 e il 1980 i Cure hanno pubblicato Boys don't cry.
Bella canzone, pregna di significati dentro e fuori, e pure un po' autotrovati.
Ai tempi in cui possedevo una piccola evoluzione del Nokia 3310 (sempre sia lodato) e avevo l'opzione "tira fuori il musicista che è in te, scrivi le note per la tua soneria personalizzata" Boys don't cry suonava sul mio telefonino quando chiamava Paolo. Paolo lo stronzo, per chi non lo sapesse, e per chi era lì che aspettava che io lo nominassi solo per fare un sorriso.
Paolo piangeva, più che altro quando era ubriaco fradicio. Ho sempre invidiato la sua capacità di bere una birra e vedere gli elefanti rosa. Io ho sempre speso un patrimonio in alcol per sentirmi quanto meno un po' più brilla di come sono al naturale se mi sto divertendo. Generalmente quando il livello di birra è tale per cui la pancia del precedente post dirompeva fuori dalla mimetica e il tempo passato al cesso per pipì infinite superava quello delle relazioni sociali mi fermavo.
Quando se n'è andato ho creduto di morire... è un'altra storia, di cui magari un giorno parlerò... ma credevo davvero che non ce l'avrei mai fatta a uscirne. C'era solo una cosa che mi spingeva ad andare avanti: lui con me era stato una merda, e non era giusto annullarsi per una merda. Inoltre avevamo (aveva) già in qualche modo tentato di rompere con me, e si sa che l'unica cosa buona riscaldata sono i pizzoccheri. Quindi sono andata oltre... relativamente ma sono andata oltre.
Per anni l'ho sognato di notte. Ho definitivamente smesso di sognarlo a maggio 2015, l'ultima volta che l'ho visto in sogno.
Paolo piangeva, ogni tanto. Neanche una lacrima quando se n'è andato, ma va beh.
Negli anni che sono passati dopo, 3 allo sbaraglio totale per rimettere insieme i pezzi, e 8 come parte di una coppia destinata all'autodistruzione, ho visto piangere alcuni uomini. Un caro amico, che sono stata lì a raccogliere col cucchiaino (e che ora è armato di un set di posate infinito per cercare di raccogliere me) e un tale... uno che abbiamo sempre chiamato, e per sempre continueremo a farlo, Cosetto. Ero pazza di Cosetto, ma nello stesso tempo non lo sopportavo. Non ho mai capito cosa volesse... penso solo soffrire. A volte credo di essere diventata Cosetto... non lo so.
8 anni con quello che penso tutti considerino il mio fidanzato storico (di cui 5 di convivenza) in cui non ho mai visto una lacrima, mai manco ai funerali.
Chissà, forse è vero che i ragazzi non piangono.
E poi invece di lacrime ne ho viste tante. A volte, in questi ultimi mesi, le ho viste sfuocate dal fatto che i miei occhi che guardavano erano i primi ad esserne ripieni.
Piango moltissimo, quotidianamente, in questi ultimi 5 mesi non ricordo un singolo giorno in cui io non abbia pianto. Neanche uno.
E' possibile immaginare di piangere ogni giorno? Ogni cazzo di giorno?
A volte sono singhiozzi incontrollati, di quelli che ti deformano la faccia, ti fanno diventare rossa e ti cola il naso.
A volte invece neanche ci penso, e di colpo mi sento strana... chiudo gli occhi e come un tergicristallo le palpebre mi fanno cadere laghi sulle guance.
In qualsiasi momento, in qualsiasi contesto.
Odio piangere in pubblico, ma a volte la cosa è incontrollabile. Al lavoro è un problema, sembri una pazza squilibrata. Ma non è gestibile.
Inoltre, a differenza di molte altre cose molto più subdole che faccio, piangere non serve a niente.
Eppure al mattino, o in quei rari momenti in cui mi sveglio (rari perchè non dormo) mi trovo già lacrimante.
E' possibile piangere mentre si dorme? E' una cosa che capita? o succede solo a me?
A volte mi chiedo come sia possibile avere ancora così tanta acqua in corpo da poter produrre ancora lacrime, visto che di proposito evito pure di bere, a parte quando la sete diventa insopportabile.
Ma se è vero che il pianto è l'esternazione del dolore, probabilmente avrò di che piangere per molto, molto tempo ancora.
Una sola cosa al momento è certa. Nel corso degli anni ho ritrovato un metodo molto discutibile per smettere di piangere.
Una cosa davvero spregevole agli occhi di molti, una cosa che per molti è una moda, una cosa che molti praticanti mettono fin troppo in piazza per i miei gusti.
Ma quando vieni tirata su non come una piccola principessa, ma come un piccolo soldato da guerra, parte della tua mente può percepire il piangere come estremamente più disdicevole del fare altro.
Quindi faccio altro.

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