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mercoledì 15 marzo 2017

Sentire senza usare le orecchie

Stamattina ero al lavoro, con mille cose da fare e completamente incapace di concentrarmi, anche se c'era l'ennesima urgenza.
Ero lì, in sala operatoria, con l'intestino aperto di un cane tra le mani... e ho sentito da qualche parte nel cervello il suo respiro. L'ho sentito come se fosse stato lì, a respirare vicino al mio orecchio, ma non l'ho sentito con le orecchie.
E poi ho avuto come una certezza. Mi sono sentita sicura al 100% che non farò mai più l'amore nella mia vita.
Sarò sola per il resto del mio tempo, e non sentirò mai più il suo peso su di me.
Non so spiegare, ma mi sono sentita sicura.
Poi di colpo tutto è cambiato, e non ero più in chirurgia, ero seduta al mio posto a tavola, a casa, lui alla mia sinistra, mi guarda, si avvicina con la testa e mi dice "sei arrivata in ritardo".
Mi stavano cedendo le ginocchia.
Gli occhi mi si sono riempiti di lacrime, che per fortuna non sono cadute nella pancia aperta del cane.
Poi di nuovo una voce, una voce familiare "Ti sta ammazzando, per il suo ego. E' uno stronzo. A volte gli stronzi perdono la testa per qualcuno, e cambiano. Ma se fosse così sarebbe qui. Dov'è? Ti sta ammazzando e non te lo meriti"... semplicemente un'altra cosa che mi è stata detta.

Ero poco più di una bambina la prima volta, e non me ne sono mai pentita. Ho avuto diverse storie più o meno lunghe, e sono sempre stata fedele. Sempre. Mai ceduto a niente, non ne ho mai sentito il bisogno. Anche di questo non mi sono mai pentita. E ogni volta che sono stata single ho fatto, nel rispetto di me stessa e della persona/persone che passavano il tempo con me, tutto quello che ho voluto. E non mi sono mai pentita di niente. Me ne sono sempre fregata, a riguardo, di quel che diceva la gente. Quando una persona mi piaceva senza dubbio alcuno ci provavo, se ero libera (se no difficilmente qualcuno mi piaceva... è capitato solo due volte in tutta la vita). Quando Paolo lo stronzo se n'è andato tutto era perfetto quella sera... Alcatraz, luci basse, musica fortissima. E parte Enjoy the silence, la nostra canzone, ma in versione rivisitata dai Depeche. Era lei, ma in qualche modo era diversa. Alzo gli occhi e vedo Cosetto per la prima volta. Troverei anche ora la piastrella precisa di tutta la pista grande dell'Alcatraz sulla quale ci siamo conosciuti.
E non c'è voluto niente. E dopo e durante è stato facile, facevo tutto quel che volevo, con chiunque volessi. Senza problemi. Perchè Paolo lo stronzo doveva morire per quel che mi aveva fatto, e io non ero certo lì ad aspettarlo. E Cosetto era diventato il mio painkiller del venerdì, poi c'era quello delle sere a caso in settimana, poi ce n'erano altri due a rotazione o insieme, qualche ragazza... Tutto quel che volevo, fino a quando sarei stata pronta ad avere di nuovo un cuore. Così nessuno si faceva male. Anche se Cosetto un po' mi ha fatta disperare.

Ora no. l'impulso sessuale che sento è intenso, continuo, da prime settimane di relazione. Quelle cose tipo tu ora bevi un litro di caffè e non dormi perchè io ti voglio scopare ancora e ancora e ancora.

Solo che è a senso unico.

Vado a ballare, ogni settimana. E non è che non ci siano persone che mi guardano come Cosetto. Ma la piastrella non mi resta in testa. In questo anno e mezzo ne ho sentite di tutti i tipi. Dagli inviti a bere una birra per consolarmi (e ho anche detto di si a più persone contemporaneamente nella stessa sera e nello stesso locale per non trovarmi sola con nessuno), a proposte di relazione, a proposte di sesso a scopo di svago, addirittura di sesso come cura. Simpatiche, scherzose, fuori luogo, moleste, offensive, dolci... ho sentito di tutto.
Non me ne frega un cazzo.
Niente proprio.
Non è come dopo Paolo lo stronzo.
Non è come niente al mondo. Non è una cosa che si può capire.

Si sa che all'inizio di una relazione si scopa come se non ci fosse un domani, e tutti dicono che poi il desiderio va via via scemando. E' vero. Ma capita solo quando vanno via anche i sentimenti, quando due persone si siedono e decidono di non cercarsi più, tanto sanno cosa trovano.
E' anche verissimo che quando non c'è più sesso è inutile girarci intorno, non è una cosa di romanticismo distrutto... senza sesso si è due coinquilini che dividono le spese.
Poi un bel giorno scopri che non solo esiste una sensazione che non avevi mai provato prima, anche se eri convinta di aver provato un amore grandissimo. Trovi quello che dicono nelle favole e nei film. E anche il sesso più sporco e rabbioso diventa un qualcosa di totalmente sublime.
Per me è un qualcosa che in qualche modo deve essere speciale. Un minimo di coinvolgimento mentale lo devo avere. E' in fondo una cosa così profonda accogliere qualcuno dentro di te, uomo o donna che sia... almeno una minima.
Anche nell'avventura di una sola notte con una persona semisconosciuta, un minimo di coinvolgimento l'ho sempre avuto.
Poi trovi altro. 
E ti rendi conto che non puoi più accontentarti di niente.
E allora tanto vale il niente.

Ne sono stata certa, non farò mai più l'amore.
E ne sono certa perchè anche se ci spero ciecamente, non tornerà. Spero solo che non torni per quello che dice lui, e non per quello che dicono gli altri.
Ma la vera domanda, di fronte alla certezza è
Ma allora che cazzo sto qui a fare?

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